LA STORIA
Secondo alcune memorie storiche l'asilo infantile di Baveno fu istituito nel 1872 da Charles Henfrey, facoltoso ingegnere ferroviario inglese e collezionista d’arte. A lui si deve anche la costruzione della Villa Henfrey - Branca a Baveno, una delle dimore più suggestive e affascinanti del Lago Maggiore, costruita tra il 1870 e il 1872 ispirandosi ai castelli anglosassoni e dedicata alla moglie Clara.
Nello splendido articolo "UN MESE A BAVENO CON VITTORIA" Paola Vozza descrive l'arrivo della regina Vittoria il 29 Marzo 1879 alla stazione di Arona e il suo soggiorno di quasi un mese a Baveno, a Villa Clara, ospite di Charles Henfrey.
L' "Asilo" ebbe fin dall'inizio un' Amministrazione di tipo privato. In origine il Comune aveva acquistato dalla confraternita del SS. Sacramento un terreno in località Campo Bertoldo, dove esso intendeva costruire l'asilo. Lì nel 1873 sorse l'edificio, attuale sede delle scuole elementari del capoluogo, presso la piazza del Mercato vecchio, nel quale edificio operava l'asilo infantile al pian terreno (con ingresso in via Gramsci), mentre al piano superiore lo stesso concedeva suo malgrado l'uso delle due stanze alle scuole elementari.
Dal canto suo il Comune, che da tempo era costretto a disseminare classi elementari in svariate case (anche nella sala al pianterreno del palazzo comunale, vedi registri scolastici), sperava di poter finalmente concentrare tutte le classi elementari in un unico edificio.
In una mappa del 1904 si vede la posizione del primo asilo infantile (arretrata rispetto via Montegrappa), con ipotesi di costruzione di un nuovo edificio delle scuole elementari con appartamento maestro, sempre in via Gramsci ma più vicino all'angolo con vicolo dell'Arco.
Secondo alcune voci locali anche l'Asilo avrebbe dirottato alcune classi nella casa bianca detta "dell'Ostetrica" in corso Sempione, a fianco dell'attuale supermercato Savoini, che difatti è stato costruito sul terreno dove prima, si dice, si trovava il giardino di tale asilo.
Tutto ciò doveva accadere a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Dopo una spiacevole causa l'Amministrazione dell'asilo nel 1911-1912 accettò di cedere al Comune tutti suoi locali alle scuole elementari, a condizione che nel contempo il Comune avesse costruito a sue spese un asilo nuovo, da cedere totalmente in uso alla suddetta Amministrazione. Dopo alcune ipotesi non realizzate (delle quali si conservano elaborati grafici sia in pianta che in alzato dell'ing. Erba) si individuò un terreno alternativo dove poter costruire il nuovo asilo, e precisamente al posto del cimitero.
In ogni modo nel frattempo si decise di ampliare l'edificio vecchio per potervi inserire almeno bagni indipendenti da quelli utilizzati dalla scuola elementare. L'ampliamento occupò il cortile annesso all'asilo, e venendo a mancare questo si costruì nel contempo il giardino pensile che occupava l'area del piazzale Matteotti dietro le scuole, presso il murales. Nel 1933 la signora Griggi donava lo stabile del pub "Sottosopra" all'Asilo infantile, che quindi vi si trasferì. Finita la II° guerra mondiale il Comune donava all'Amministrazione dell'asilo infantile il terreno del cimitero pubblico situato presso il sottopassaggio della stazione (angolo via Marconi / via Partigiani), al fine di costruirvi il nuovo edificio. Nel frattempo l'asilo infantile rimase nella casa del ristorante "Sottosopra", e da qui sarebbe venuto via solo nel 1966 per stabilirsi nel nuovo edificio, appena ultimato, che è la sede attuale in via Marconi / via Partigiani.
Per la costruzione dell'attuale sede della Scuola Materna venne acceso dal Comune nel 1966, per concorrere alle spese di costruzione, un mutuo trentennale presso la Cassa Depositi al termine del quale è stata prevista ed è tutt'ora esigibile la cessione gratuita dell'immobile all' Ente, opzione mai esercitata a causa degli ingenti oneri fiscali che graverebbero sull'operazione. La proprietà dell'immobile è quindi comunale, mentre l'Amministrazione è privata. Anche per effetto delle leggi regionali degli anni Novanta del Novecento l'Amministrazione, che nel frattempo ha abbandonato la sua precedente natura I.P.A.B., gode attualmente di una maggiore indipendenza amministrativa.
Fonte: Archivio Comunale
Nello splendido articolo "UN MESE A BAVENO CON VITTORIA" Paola Vozza descrive l'arrivo della regina Vittoria il 29 Marzo 1879 alla stazione di Arona e il suo soggiorno di quasi un mese a Baveno, a Villa Clara, ospite di Charles Henfrey.
L' "Asilo" ebbe fin dall'inizio un' Amministrazione di tipo privato. In origine il Comune aveva acquistato dalla confraternita del SS. Sacramento un terreno in località Campo Bertoldo, dove esso intendeva costruire l'asilo. Lì nel 1873 sorse l'edificio, attuale sede delle scuole elementari del capoluogo, presso la piazza del Mercato vecchio, nel quale edificio operava l'asilo infantile al pian terreno (con ingresso in via Gramsci), mentre al piano superiore lo stesso concedeva suo malgrado l'uso delle due stanze alle scuole elementari.
Dal canto suo il Comune, che da tempo era costretto a disseminare classi elementari in svariate case (anche nella sala al pianterreno del palazzo comunale, vedi registri scolastici), sperava di poter finalmente concentrare tutte le classi elementari in un unico edificio.
In una mappa del 1904 si vede la posizione del primo asilo infantile (arretrata rispetto via Montegrappa), con ipotesi di costruzione di un nuovo edificio delle scuole elementari con appartamento maestro, sempre in via Gramsci ma più vicino all'angolo con vicolo dell'Arco.
Secondo alcune voci locali anche l'Asilo avrebbe dirottato alcune classi nella casa bianca detta "dell'Ostetrica" in corso Sempione, a fianco dell'attuale supermercato Savoini, che difatti è stato costruito sul terreno dove prima, si dice, si trovava il giardino di tale asilo.
Tutto ciò doveva accadere a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Dopo una spiacevole causa l'Amministrazione dell'asilo nel 1911-1912 accettò di cedere al Comune tutti suoi locali alle scuole elementari, a condizione che nel contempo il Comune avesse costruito a sue spese un asilo nuovo, da cedere totalmente in uso alla suddetta Amministrazione. Dopo alcune ipotesi non realizzate (delle quali si conservano elaborati grafici sia in pianta che in alzato dell'ing. Erba) si individuò un terreno alternativo dove poter costruire il nuovo asilo, e precisamente al posto del cimitero.
In ogni modo nel frattempo si decise di ampliare l'edificio vecchio per potervi inserire almeno bagni indipendenti da quelli utilizzati dalla scuola elementare. L'ampliamento occupò il cortile annesso all'asilo, e venendo a mancare questo si costruì nel contempo il giardino pensile che occupava l'area del piazzale Matteotti dietro le scuole, presso il murales. Nel 1933 la signora Griggi donava lo stabile del pub "Sottosopra" all'Asilo infantile, che quindi vi si trasferì. Finita la II° guerra mondiale il Comune donava all'Amministrazione dell'asilo infantile il terreno del cimitero pubblico situato presso il sottopassaggio della stazione (angolo via Marconi / via Partigiani), al fine di costruirvi il nuovo edificio. Nel frattempo l'asilo infantile rimase nella casa del ristorante "Sottosopra", e da qui sarebbe venuto via solo nel 1966 per stabilirsi nel nuovo edificio, appena ultimato, che è la sede attuale in via Marconi / via Partigiani.
Per la costruzione dell'attuale sede della Scuola Materna venne acceso dal Comune nel 1966, per concorrere alle spese di costruzione, un mutuo trentennale presso la Cassa Depositi al termine del quale è stata prevista ed è tutt'ora esigibile la cessione gratuita dell'immobile all' Ente, opzione mai esercitata a causa degli ingenti oneri fiscali che graverebbero sull'operazione. La proprietà dell'immobile è quindi comunale, mentre l'Amministrazione è privata. Anche per effetto delle leggi regionali degli anni Novanta del Novecento l'Amministrazione, che nel frattempo ha abbandonato la sua precedente natura I.P.A.B., gode attualmente di una maggiore indipendenza amministrativa.
Fonte: Archivio Comunale