C'era una volta, in un paese molto lontano, un magico castello dove vivevano un mago e 5 fate. Le fate si chiamavano: fata Antonia, fata Sabrina, fata Enza, fata Carmela e fata Carla.
Il mago si chiamava Mago Giovanni. Visto da fuori il castello era bellissimo, ma nessuno l'aveva mai visitato all'interno. Avevano tutti un po' paura, chissà perché poi? Un bel giorno i bimbi di quel paesino vollero scoprire cosa c'era dentro il castello e, facendosi coraggio entrarono. Aprirono il portone e rimasero a bocca aperta perché era ancora più bello di quanto si potesse immaginare da fuori: tantissimi giochi, libri con storie fantastiche e la possibilità di imparare tante cose nuove...insomma era un posto bellissimo. Quando il mago Giovanni e le fate videro arrivare i bimbi li accolsero molto calorosamente con un “Buongiorno, benarrivati”. Al mago ed alle fate piaceva tantissimo la compagnia dei bimbi e facevano di tutto per farli divertire e per farli sentire a loro agio. Fata Sabrina per esempio fece apparire un cavallo nella sala del castello. Fata Carla creò tanti piccoli arcobaleni ove i bimbi potevano fare lo scivolo. Fata Enza trasformò le verdure del giardino in coriandoli e stelle filanti. Fata Carmela volteggiando la sua bacchetta riempì la stanza di luccicosi brillantini. Fata Antonia insegnò ai bimbi dei canti gioiosi. Ed infine Mago Giovanni con una magia fece apparire dei veri dinosauri. I bimbi a loro volta scoprirono un posto unico, come non ne avevano mai trovati, dove si divertivano tantissimo. Erano così entusiasti di questo nuovo magico posto che chiesero al mago di rimanere al castello per sempre. Mago Giovanni disse loro che non potevano rimanere lì per sempre, prima di sera sarebbero dovuti tornare a casa altrimenti i loro genitori li avrebbero aspettati a lungo e si sarebbero preoccupati. Ma i bimbi chiesero ancora, supplicarono il mago Giovanni di farli restare. Gli chiesero di fare una magia, di fermare il tempo. In questo modo i genitori non li avrebbero aspettati. “Fermare il tempo?” disse mago Giovanni “non si può fermare il tempo. Fermare il tempo è come fermare il vento, è impossibile”...“ma tu sei un mago molto potente, tu puoi fermare il vento se lo vuoi e puoi anche fermare il tempo” dissero i bimbi. Mago Giovanni e le fate del castello alla fine acconsentirono. Dissero ai bimbi che avrebbero fermato il vento ed insieme al vento si sarebbe fermato anche il tempo al di fuori del castello. In cambio però, i bimbi si sarebbero trasformati in giocattoli. Ma non giocattoli comuni, giocattoli magici che potevano parlare e muoversi. I bimbi erano felicissimi , sarebbero diventati dei giocattoli magici ed inoltre sarebbero rimasti al castello per sempre. Mago Giovanni quindi salì sulla torre del castello e pronunciò la formula magica “ coda di topolino, zampe di Pluto ed orecchie di Bugs Bunny, ora il padrone del vento sarà Mago Giovanni”. Una volta padrone del vento Mago Giovanni spazzò via tutte le nuvole dal cielo, lasciando solo l'azzurro e poi chiuse il vento in una scatola d'oro che nascose nelle cantine del castello. Successivamente, lui e le fate trasformarono i bimbi in giocattoli. Alcuni diventarono trottole, altri birilli. Rimanevano ancora dei bimbi da trasformare ma la magia era quasi esaurita. Avevano bisogno di un aiuto. Mago Giovanni e le fate quindi presero dei pezzetti dei loro mantelli e chiesero ai bimbi di fare altrettanto con le loro magliette colorate. Con tutti quei pezzetti di stoffa colorata e con un ultimo colpo della magia rimasta fecero tanti aquiloni dai 1000 colori. L'incantesimo era compiuto. Trascorsero tre magnifici anni, i bimbi vivevano felici insieme alle fate ed al mago. Un giorno, mentre Mago Giovanni passeggiava nelle cantine del castello sentì il vento piangere. Era molto triste e stanco di esser rinchiuso nella scatola. Giovanni allora, che era un mago buono decise che era arrivato il momento di liberarlo. Salì sulla torre ed aprì la scatola. Appena il vento fu libero cominciò a soffiare forte sul paesino, sugli alberi, sulle case ed anche sul castello. Riuscì anche ad entrare sulla stanza dei giocattoli, con tutta la sua forza. Le trottole iniziarono a girare forte, i birilli, caddero per terra e gli aquiloni, che non erano legati si levarono in cielo e volarono via. Spinti dal vento si alzarono sempre di più e poi, sempre spinti dal vento fecero ritorno alle proprie case. Tutti i bimbi aquiloni quindi, si risvegliarono nei loro letti. Inizialmente pensarono che forse era stato tutto un sogno. Ma poi, si accorsero di aver indosso una maglietta mai vista prima. Era una maglietta di mille colori, proprio i colori della stoffa che arrivava dai vestiti degli amici, dal mago e dalle fate. Quella maglietta era il dono che l'esperienza al magico castello aveva lasciato loro. Non una maglietta comune però, questa era una maglietta magica. Infatti , una volta indossata, come bambini, ragazzi od adulti, avrebbero avuto gli stessi poteri di mago Giovanni e sarebbero stati a loro modo padroni del vento. Spazzando via tutte le nuvole, avrebbero reso il cielo sereno ed azzurro. Vivendo per sempre felici e contenti. Un sabato di maggio 2018, un papà con una maglietta colorata. I commenti sono chiusi.
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Ottobre 2024
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